-- VILLA DEL PARALITICO --
La torretta diroccata dell'ultimo piano spunta
tra la vegetazione rigogliosa.
La facciata anteriore in stile liberty avviluppata da
un fitto bosco tappezzato di ortiche.
Rami e arbusti in simbiosi con l'alta facciata della casa.
Le scale in marmo profuse d'edera conducono nel retro.
Le inferriate arruginite e incorniciate dall'edera risaltano
dal buio interno del vano scala.
La fila di scalini di marmo conducono all'ingresso situato
al primo piano.
Da un'angusta finestra si ha accesso al soggiorno.
Il soggiorno si è fermato negli anni '90.
Il vecchio stereo ricoperto di polvere e ragnatele.
Il verdognolo divano col materasso deteriorato.
Ravvicinata di un libro consunto contornato da rifiuti vari.
Una logora branda con sopra medicinali e oggetti vari.
Un inquietante bambolotto sudicio con un occhio chiuso
abbandonato accanto alla branda.
Dal logoro baule sembra uscire di tutto...
L'ordine dei piatti ben allineati sulle mensole
contrasta con il resto in disordine.
La pericolante rampa di scale è percorribile solo fino
al secondo piano.
Parte degli scalini sono sprofondati giù sino alle fondamenta.
Nella bruna penombra della camera da letto trapela una
fievole luce palesando uno sconfinato disordine.
Un cassetto ricolmo di medicinali e droghe varie.
Un termometro sull'umido pavimento in legno marcescente
accentua un'aria mefitica.
La conturbante sedia a rotelle nel terrazzino e la vasca da bagno
affianco avvolgono la casa in un'atmosfera sinistra.
Ravvicinata della vasca da bagno "verniciata" di ruggine.
La statuetta solitaria sembra vigilare dalla sommità della casa.
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