-- TERME ITALIA -- "hotel lilliput"
L'entrata dell'hotel con la caratteristica torretta in rilievo.
L'insegna sopra il portico logoro.
Un glicine dalla crescita smisurata ha infestato l'intera
altezza dei piani abbarbicandosi quasi sino al tetto.
Il retro del complesso tra arbusti e cumuli di terra.
L'ingresso alla hall è ostruito da un'accozaglia
di cose e oggetti desueti.
La stanza dei materassi.
Sedie e vettovaglie varie sono ormai messe da parte
relegando il ristorante ad un mero deposito.
Nonostante l'hotel sia anni '50 gli arazzi giallo-ocra
a mosaico e le sottili colonne gli conferiscono un'atmosfera anni '20 simile agli interni del Titanic.
Un tavolo da lavoro dove gli oggetti sono letteralmente
immersi nella polvere.
Il magazzino delle derrate alimentari.
La lunga cantina del ristorante.
Una dei tanti lucernari a griglia sul soffitto che danno
l'impressione di esser sottoterra come in una fogna.
Un estintore scolorito da polveri e calcinacci.
Muffe ed erbacce fuoriescono dal lucernario rotto pitturando
il soffitto di un verde fogna.
Ciò che resta della stireria.
Un vecchio ferro da stiro all'angolo.
Le celle dei frighi vuote sembrano quelle di un obitorio.
La cucina inghiottita dal Tempo.
Il lucernaio rettangolare che sovrasta la cucina.
Il tetto del primo piano sopra la cucina è un mini cortile.
La finestra rotta sulle scale lascia trapelare una
pallida luce lunare.
Il primo piano esterno visto attraverso il vetro rotto.
Il corridoio al primo da accesso a stanze distrutte.
L'ascensore rosso sangue per l'inferno.
L'alloggio angusto della torretta sembra lillipuziano.
Il basso soffitto decadente da un forte senso di claustrofobia.
Al centro del primo piano c'è un mini cortile sul tetto
cui si affacciano le stanze.
I vari piani dell'hotel visti dal tetto.
Nella vuota desolazione del bagno spunta una piantina
che si fa largo tra le fredde piastrelle.
Un vecchio telefono anni '70 illuminato dalla torcia.
Gli inalatori termali della sala cure.
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